LA GALLURA
La provincia della Gallura si trova nel nord est della Sardegna. Fa parte della vecchia grande provincia di Sassari, ora costituisce la (ormai ex) provincia di Olbia-Tempio, ed è conosciuta molto bene per lo splendido paesaggio, i colori eccezionali che variano dal turchese del mare, a quello delle rocce di granito modellate dal vento e le montagne spettacolari del massiccio del Limbara. | |
Un giorno il principe Karim, il quarto erede di Mohamed ed Aga Khan degli Ismaeliti, durante una crociera scoprì il litorale di nordest della Sardegna ed osservandolo dallo yacht, ne vide i golfi, le isole e le insenature ancora deserte e selvagge. Affascinato dai colori vibranti del mare, dalla figura bizzarra del granito scolpito dall'erosione eolica, dai pendii verdi e dal verde smeraldo della macchia mediterranea nella fioritura del rosmarino, del timo e dell'altra vegetazione profumata. Fu così che, all'inizio degli anni '60, venne fondato un consorzio denominato Costa Smeralda, diretto dall'Aga Khan ed il litorale verde smeraldo, presto si trasformò nella località turistica più prestigiosa ed esclusiva del mare Mediterraneo. Il progetto ha trasformato una linea costiera di quarantatre chilometri di lunghezza con una superficie di circa cinque mila ettari, in un paradiso per l'alta società. | |
L'intera zona della Costa Smeralda è uno dei più apprezzati luoghi turistici internazionali per le vacanze estive, ma anche in primavera ed in autunno grazie al clima particolarmente mite. Un famoso architetto francese, Jacques Couelle, ha contribuito nella creazione di uno stile architettonico unico e nuovo che ricorda determinate vecchie case rustiche della Sardegna con le pareti lavate bianche sbiadite o dai colori che interpretano nuovamente l'architettura Moresca. |
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La Gallura è nota nel mondo soprattutto per la presenza della Costa Smeralda con le sue movimentate scogliere e le sue splendide spiagge; ma in realtà tutto il territorio, a partire da Costa Paradiso sino a San Teodoro, è ricco di coste e spiagge di grande bellezza paesaggistico-naturalistica, dotate di ottime infrastrutture turistiche. Sul piano archeologico è sede della cultura "dei circoli megalitici" o "di Arzachena", una testimonianza che si fa risalire al III millennio a.C. e che presenta caratteri di assoluta originalità all'interno delle varie fasi preistoriche della Sardegna.
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La Gallura si distingue nettamente dal resto della Sardegna per il suo patrimonio boschivo, costituito da quercie e da alberi di sughero, oltre che da un rigoglioso sottobosco di erica, corbezzolo, ginestra. L'artigianato, soprattutto del sughero e tessile, la lavorazione del granito, la pesca, la caccia, la produzione del Vermentino, i particolari tipi di insaccati (salami, salsicce, prosciutti), diverse specialità gastronomiche (ziminu, suppa cuata, mazzafrissa, culurgioni), sono il frutto della laboriosità delle genti di Gallura. | |
Spiagge della Gallura
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Arzachena Da vedere: |
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- tempietto nuragico di Malchittu. Si
tratta di un rarissimo esempio di edificio nuragico a "megaron" ,
delimitato da due ante murarie. E' certamente l'unico monumento di questo
tipo a presentare una pianta ellissoidale lunga 13 mt. e larga 6 mt.. - tombe dei giganti Li Lolghi. Il monumento, uno dei più grandi della Sardegna, presenta una maestosa stele composta da due lastre di granito sovrapposte; |
- necropoli di Li Muri. Unica testimonianza
in Sardegna della cultura dei circoli di Arzachena;
- tomba dei giganti di Coddu 'Echju . Sito archeologico di grande interesse, edificato in più fasi a partire dalla metà del II millennio a. C., sino al periodo nuragico. Il monumento è rappresentato da una grande stele, la più alta sinora conosciuta con i suoi 4,40 mt.. |
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Tuttavia è vero che le pietre parlano: è straordinaria l'emozione che comunicano i resti nuragici ricoperti di muschi nella loro possente semplicità. La comunità pastorale che viveva in epoca nuragica a Santa Teresa aveva i suoi luoghi di culto, i suoi eroi da onorare, come testimoniano le due tombe di gigante recentemente portate alla luce dalla Sovrintendenza di Sassari in località Lu Brandali e la Testa. E' possibile visitare i siti archeologici che si trovano in aperta campagna, immersi nella macchia mediterranea che, sommergendoli completamente, li ha preservati dalla totale distruzione. E' di grande suggestione sedersi, nel silenzio, con lo sguardo rivolto al sole all'interno dell'esedra, lo spazio antistante la Tomba, proprio come dovevano fare le popolazioni antiche per una vera e propria magnetoterapia. Aristotele racconta che i Sardi usavano dormire presso le tombe dei loro eroi, dei quali conservavano i corpi incorrotti. Numerose testimonianze indicano come fonte di benessere la sosta in quei siti, che anche ai più agnostici suggeriscono quiete e benessere psicofisico. |
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Elenco principali
musei della Gallura
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